Le Università, i Politecnici, le Scuole d'Arte, che hanno avuto come allievi dei famosi architetti.
Chissà dove ha studiato architettura Imhotep (ca 2700 a.C.)?
La più antica università al mondo dovrebbe essere l’Alma Mater Studiorum di Bologna fondata nel 1088. Tra gli illustri allievi dell’Alma Mater troviamo Leon Battista Alberti, che lì studiò "diritto canonico" e si laureò nel 1428.
Ventidue anni dopo la laurea bolognese, Alberti conclude il suo “De re aedificatoria” fortemente ispirato al “De Architectura” di Vitruvio.
Nel suo trattato, che è considerato il primo testo moderno di teoria dell'architettura, definisce i maniera mai confutata il mestiere dell’architetto:
"Architettore chiamerò io colui, il quale saprà con certa, e maravigliosa ragione, e regola, sì con la mente, e con lo animo divisare; sì con la opera recare a fine tutte quelle cose, le quali mediante movimenti dei pesi, congiungimenti, e ammassamenti di corpi, si possono con gran dignità accomodare benissimo all'uso de gli homini."
La ragione e la regola, la mente e l’animo dunque; dualità indomabile e a volte incompatibile che non da pace a questo mestiere e che da sempre, dal cantiere alla bottega, dalla scuola dell’arte all'università fino al politecnico, tutti cercano di coniugare, ma se guardiamo dalla finestra, purtroppo, senza un gran successo.
«More is not Less» Robert Venturi