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Marco Vitruvio Pollione

Marco Vitruvio Pollione

De Architectura, il trattato


Marco Vitruvio Pollione (Marcus Vitruvius Pollio) è stato un architetto e scrittore romano, fu il più famoso teorico dell'architettura di tutti i tempi.
Con molta probabilità e ispirandosi ai greci, Vitruvio ha scritto il suo trattato ta il 29 e il 23 a.C. ed è l'unico testo di architettura giunto fino ai giorni nostri integro e di conseguenza è diventato il primo, l’archetipo su cui si sono basati altri nel tempo per definire la disciplina.
Di seguito la struttura dei dieci libri che compongono il "De Architettura".

I LIBRO
La preparazione professionale dell'architetto
L'architetto, secondo Vitruvio dovrebbe sapere tutto, siccome tutto è impossibile dovrebbe allora sapere quasi tutto.
"In tutte le arti, ma particolarmente nell'architettura esiste un binomio fondamentale: il significato e il significante. Il significato è l'opera da costruire, il significante ne è l'illustrazione teorica e sistematica. Il vero architetto dovrà naturalmente avere esperienza tanto dell'uno quanto dell'altro. Dovrà possedere doti intellettuali e attitudini all'apprendere, perché né il talento naturale senza preparazione scientifica, né la preparazione scientifica senza talento naturale possono fare l'perfetto artefice."
Vitruvio poi prende in esame gran parte delle scienze conosciute allora e spiega i motivi della loro importanza e li correlazione con l'architettura.
- Letteratura
- Disegno
- Geometria
- Ottica
- Storia
- Filosofia
- Musica
- Scienza Medica
- Astronomia
"Un architetto non deve né potrebbe essere un grammatico come fu Aristarco (211-145 a.C. - Bibliotecario di Alessandria), ma neppure un analfabeta; né un musicista come Aristosseno (c. 350 a.C. - filosofo e musico discepolo di Aristotele), ma neppure un ignorante in materia musicale; non un pittore come Apelle (IV Sec. a.C. - famosissimo pittore) tuttavia abile nel disegno; non uno scultore come Mirone (V Sec. a.C. famoso scultore) però esperto nell'arte plastica; non un medico come Ippocrate (c. 470-350 a.C. considerato il fondatore dell'arte medica) ma nemmeno privo di conoscenze igienico sanitarie; non deve infine eccellere particolarmente né essere del tutto digiuno di ogni altra scienza."

DEFINIZIONE DELL'ARCHITETTURA
Vitruvio suddivide l'architettura in sei categorie e più precisamente:

- Ordine (Ordinatio)
- Disposizione (Dispositio)
- Armonia (Eurythmia)
- Proporzione (Symmetria)
- Decoro (Decor)
- Distribuzione (Distributio)


E in tre parti:
- Costruzione (sul pubblico - militari, religiose, civili e sul privato)
- Gnomonica - costruzione di orologi solari
- Meccanica - costruzioni di macchine (da guerra, civili)

Ogni costruzione deve avere inoltre i seguenti tre requisiti:

- Utilitas (utilità nella funzione)
- Firmitas (solidità nella statica e nei materiali)
- Venustas (venustà, bellezza, estetica)

Del trattato di Vitruvio sono da evidenziare i tre requisiti citati, o componenti essenziali, di ogni edificio.
"Tutte queste costruzioni devono avere requisiti di solidità, utilità e bellezza. Avranno:
- solidità quando le fondamenta, costruite con materiali scelti con cura e senza avarizia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante;
- utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all'uso;
- bellezza, infine quando l'aspetto dell'opera sarà piacevole per l'armoniosa proporzione delle parti che si ottiene con l'avveduto calcolo delle simmetrie."


Le tre parole utilizzate a definizione, di come dovrebbe essere una costruzione, stanno a significare come dovrebbe essere l'architettura. La personale interpretazione che da Ludovico Quaroni (Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura) va oltre il pragmatismo della definizione di Vitruvio, e da spazio ad un modo interessante di analizzare la problematica che di seguito cercherò di riassumere.
Si potrebbero immaginare - secondo Quaroni - i tre concetti nel seguente modo:
La società e di conseguenza l'uomo, necessitano per vivere, lavorare, meditare, divertirsi, riposarsi, difendersi, curarsi, ecc. di necessarie strutture architettoniche atte a soddisfare le varie esigenze, ed ecco: l’utilitas.
La società, si immagina e si aspetta che queste strutture di cui ha un assoluto bisogno siano le più idonee alle esigenze specifiche richieste, in special modo per quanto riguarda la solidità, durata nel tempo, protezione dagli agenti atmosferici, difesa della privacy, ecc.. ed ecco: la firmitas.
Ci immaginiamo inoltre che queste due operazioni (utilitas e firmitas) non siano fatte a caso da qualsiasi persona, ma da esperti operatori (architetti) che sfruttano le esperienze del passato e le regole del presente. Con sagge e abili operazioni di fusione gli architetti sapranno unire l'utilità con la solidità in un unico elemento compiuto e definito, introducendo la componente estetica come legame delle altre componenti, ed ecco: la venustas.
Evidentemente, la conoscenza dell'utilitas e della firmitas è maggiormente facilitata, dato che è legata alla razionalità del sapere e alla quotidianità del fare. La conoscenza della venustas è invece legata ad aspetti personali e culturali di ogni operatore, e quindi non è così intuibile. Di conseguenza le tre componenti vitruviane, non si possono porre sullo stesso piano, ma su piani diversi; dove l'ultima prevale sulle prime essendo la medesima la chiave principale per l'assemblaggio delle prime due.
Particolare ed efficace è l'aggiunta di Aldo Rossi, che completa le tre componenti con la fortuna. La fortuna che, gioco forza, dovrebbe accompagnare ogni lavoro, ogni progetto così come ogni fatto positivo della vita.

Il trattato prosegue analizzando:
- La salubrità dei luoghi
- La fondazione della città e la costruzione delle loro mura
- La teoria dei venti e le sue implicazioni urbanistiche
- La scelta dei luoghi per gli edifici pubblici

II LIBRO
- Le origini dell'arte edilizia
- I principi degli esseri
- I mattoni
- La sabbia
- La calce
- La pozzolana
- Le pietre
- Le murature
- Il legname
- l'abete "dell'Adriatico" e quello "del Tirreno"

III LIBRO
- La progettazione dei templi
- Tecnologia dei templi in base alle piante
- Tipologia dei templi in base all'alzato
- Le fondamenta dei templi
- Lo stile ionico

IV LIBRO
- Colonne e capitelli dell'ordine corinzio
- Sugli elementi degli ordini
- L'ordine dorico
- L'interno del tempio e il pronao
- L'orientamento dei templi
- Le porte dei templi
- L'ordine tuscanico
- I templi a pianta rotonda
- Le are e la loro collocazione

V LIBRO
- Il foro e la basilica
- Erario, carcere e curia
- La scelta del luogo in cui edificare il teatro
- L'armonica di Aristosseno
- Il sistema di amplificazione nei teatri
- La scelta del luogo in cui costruire il teatro
- Progettazione del teatro
- Il teatro greco
- Porticati e passaggi dietro la scena
- I bagni
- Le palestre
- Costruzioni portuali

VI LIBRO
- Influenze del clima sull'architettura
- Proporzioni degli edifici privati
- Planimetria della casa
- L'orientamento della casa
- Tipologie delle case in rapporto al rango sociale dei proprietari
- Le case di campagna
- Le case greche
- Sulla stabilità degli edifici

VII LIBRO
- I pavimenti
- Preparazione della calce per gli intonachi
- Stesura degli intonachi
- Intonacatura degli ambienti umidi
- L'affrescatura delle pareti
- L'uso del marmo negli intonachi
- I colori naturali
- Il minio
- Preparazione del minio
- Il nerofumo
- Il blu e il giallo
- La biacca, il verderame, la sandracca
- La porpora
- Altri colori artificiali

VIII LIBRO
- La ricerca dell'acqua
- L'acqua piovana
- Diversa natura dell'acqua
- L'assaggio dell'acqua
- Rilevamento dei livelli
- Gli acquedotti

IX LIBRO
- L'universo e i pianeti
- Le fasi lunari
- Equinozi e solstizi
- Costellazione del nord
- Costellazione del sud
- L'astrologia
- Descrizione degli analemmi
- Diversi tipi di orologi

X LIBRO
- Macchine e strumenti
- Macchine da trazione
- Trazione rettilinea e trazione circolare
- Macchine per il sollevamento dell'acqua
- Il timpano
- I mulini ad acqua
- La chiocciola
- La pompa aspirante di Ctesibio
- Gli organi idraulici
- Le catapulte
- La balista
- Allestimento di catapulte e baliste
- Macchine da assedio
- La testuggine
- La testuggine
- Macchine da difesa

Il testo vitruviano godette di grande fortuna nel rinascimento ed ebbe diverse edizioni molto spesso illustrate, dato che i disegni originali di Vitruvio sono andati persi. Il trattato fu poi modello per la trattatistica architettonica dall'Alberti al Palladio. DG (1999)

ARCHITETTURE

«Cos'è l'architettura? La definirò io, con Vitruvio, l'arte del costruire? Certamente no.» Etienne-Louis Boullée (1780)