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Giovanni Michelucci

Giovanni Michelucci

Giovanni Michelucci nasce a Pistoia il 2 gennaio 1891 da una famiglia proprietaria di una qualificata officina per la lavorazione artigianale e artistica del ferro, e muore la notte del 31 dicembre del 1990, due giorni prima il compimento del centesimo compleanno, nella casa-studio di Fiesole, sede della Fondazione dal lui costituita.
Grande protagonista della storia e del dibattito dell’architettura italiana del secolo scorso, ha segnato le prime esperienze del moderno con la Stazione ferroviaria di Firenze del 1932, passando per il grande momento di ripensamento disciplinare con i progetti per la ricostruzione di Firenze del secondo dopoguerra, rinnovandosi ancora con il ciclo delle architetture religiose degli anni sessanta e settanta culminati con la Chiesa dell’Autostrada, sino alla straordinaria vitalità degli ultimi progetti, quali il Giardino degli Incontri al carcere di Sollicciano a Firenze ed il complesso teatrale per la città di Olbia.
Michelucci ha avuto la ventura di attraversare nella sua "vita lunga un secolo" il Novecento, la complessità di eventi, trasformazioni, idee che hanno animato un'epoca e di cui ci ha fornito testimonianza preziosa con un operare sempre teso all'apertura di nuovi linguaggi e proposte, la complessità di eventi, trasformazioni, idee che animano il ‘900. Entusiasta e infaticabile promotore di iniziative e attività culturali anche nei suoi ultimi anni, partecipa con grande passione ai temi fondamentali del dibattito sulla città con posizioni anticonformiste e sempre innovatrici.

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«Une maison est une machine-à-habiter.» Le Corbusier