Nato nel novembre 1915 da una famiglia piccolo borghese legata alla cultura artistica e musicale. Si laurea alla Facoltà di Architettura di Roma.
Da studente universitario già frequenta vari studi di architetti fra cui Luccichenti e Monaco, con i quali, sia prima che dopo l'università spesso collabora e condivide le battaglie dell'architettura moderna della scuola di Giuseppe Pagano, contro il monumentalismo piacentiniamo. E' una delle figure più singolari del panorama dell'architettura razionalista organica del secondo dopoguerra in Italia.
Giovane dotato di un estro creativo e geniale, si impose rapidamente all'attenzione degli architetti e della critica specializzata già in pieno regime fascista, risultando vincitore, ancora studente dei Littoriali di Architettura, con il progetto dell'Auditorium e del Palazzo del G.U.F. per l' Esposizione Universale del 1942, progetto che Giuseppe Pagano approva per l'originalità e la forza creativa, pubblicandolo su Casabella.
A Matera, sua città natale, ha svolto un ruolo di notevole interesse, grazie alla sua "missione di civiltà di pioniere dell'architettura moderna nella città più arretrata urbanisticamente d'Italia" (cfr. R. Musatti, 1951).
Artefice dei primi dibattiti sul risanamento dei Sassi, organizza d'intesa con l'allora Partito Comunista Italiano e l'On. Michele Bianco (1946) una interessante mostra fotografica sulla realtà dei Sassi ed orienta la classe politica ad una corretta espansione urbana della città. Realizza opere molto impegnative sul finire del 1940 a Matera, come il Cine - Teatro E.R. Duni, raro esempio di architettura moderna, il Sanatorio per TBC, le case popolari di Via Passarelli e Via Lucana.
Cura l'allestimento di negozi come "Libreria Montemurro" e "La Milanese" a Matera, il "Gran Caffè Italia" a Potenza e interventi privati fra cui "Casa Trippitelli" a Matera, dove pratica una feconda attività di progettazione di originali e sorprendenti pezzi di arredo.
Nel 1950, chiamato da Adriano Olivetti, collabora con il Gruppo Studi dell'Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) assunto nella sinergia istituzionale dell'UNRRA - Casas I^ Giunta ed è incaricato per la progettazione del costruendo Borgo "La Martella" in Matera. Muore ad Altamura (Bari) nel febbraio 1951 in un incidente stradale.
Pur noto alle cronache di architettura del tempo, la sua figura di intellettuale e artista, non è stata approfondita del tutto. Buona parte della sua produzione progettuale rimane misteriosa anche in via del misterioso smarrimento di una parte di essa. Da alcuni anni, (dal 1985) con cura certosina e zetetica, se ne stanno ricostruendo i frammenti documentari per una puntuale retrospettiva. a cura di Ettore Stella, jr. (ricercatore)
ARCHITETTURE
«Occorre usare la matita come una spada.» Franco Albini