Architetto che si dedicò principalmente all'attività urbanistica e di pianificazione territoriale iniziando nel 1955 con l'elaborazione del piano regolatore di Assisi e di seguito con quello di Torino nel 1957 e di Gubbio nel 1960.
Da quel periodo fino alla sua morte, avvenuta nel 1990, Astengo ha dato un contributo fondamentale allo sviluppo dell'urbanistica e alla conservazione dei centri storici in Italia, partecipando alla stesura di leggi e all'allestimento di diversi piani regolatori e territoriali tra i quali Bergamo, Firenze, Pavia, Pisa, Genova e all'estero Mogadiscio e Ankara.
Dal 1952 al 1976 dirige la rivista 'Urbanistica' e nel 1970 diventa direttore del nuovissimo corso di laurea in Urbanistica dell'Istituto universitario di architettura di Venezia.
Come architetto realizzò, in particolare, l'unità residenziale della Falchera a Torino nel 1951 con A. Molli Boffa, M. Passanti, N. Renacco, A. Rizzotti.
Tra il 1962 e il 1964 progetta e costruisce il
refettorio della Pro Civitate ad Assisi, geniale sopraelevazione e ampliamento dell'edificio storico esistente che anticipa di quarant'anni delle espressioni compositive di oggi. (DG 2008)
ARCHITETTURE
- 1951, Unità residenziale
- 1955, Piano regolatore di Assisi
- 1957, Piano regolatore di Torino
- 1962 - 1964, Refettorio della Pro Civitate
«L'architettura aspira all'eternità.» Christopher Wren